news
27.09.2019
Il progetto nasce dal desiderio del proprietario di recuperare il vecchio fienile “dietro casa”, mantenerne inalterate le caratteristiche estetiche e andarci a vivere.
L’idea progettuale è quella di mantenere il più possibile inalterate la forma e i materiali “poveri” di facciata, tenere ben distinti i materiali nuovi utilizzati per l’ampliamento e andare a ricostruire le pareti e i solai in legno. Non andremo a stravolgere la natura dell’edificio esistente, ma ne manterremo intatto il carattere di edificio rurale, fatto di materiali “poveri” a volte poco rifiniti, e andremo a recuperare il rapporto molto aperto tra interno ed esterno, per lo meno a piano terra.
L’unità residenziale si sviluppa su due piani per circa 140 mq, l’ingresso principale è spostato verso la strada, ma rimane distante da questa; un secondo ingresso affaccia su quella che potremmo considerare la vecchia ”aia”.
A piano terra le aperture rimangono quelle esistenti: le due più grandi poste l’una di fronte all’altra inquadrano il vigneto sul retro. La pianta rimane libera, occupata al cento longitudinalmente dall’isola della cucina, a ridosso della dispensa e di un piccolo bagno; l’area pranzo occupa lo spazio tra le due vetrate e il soggiorno l’area verso l’ingresso.
Al piano primo si trovano le due camere, quella principale con doccia e guardaroba privati, e un bagno comune.
La scelta della costruzione con struttura in legno (Platform Frame Subissati), deriva dalla ricerca sui materiali naturali per vivere quotidianamente nel confort, sicurezza e risparmio energetico.
Committente: Privato
Progettazione architettonica: Arch. Phd Silvia Lupini
Progetto strutturale: Ing. Andrea Montagna e Ufficio Tecnico Subissati